Public Project
Portraits of workers during covid-19 pandemic in Lombardy, Northern Italy.
Lecco, north of Lombardy, one of the regions most affected by covid-19 contagion.
Second week of April: all Italian citizens are in confinement except for workers who have to guarantee essential services as disclosed through government decrees. I want to participate too, give a testimony using photography and I decide to use the portrait in the working environment as a common thread, so that every portrayed worker will be a testimony of his or her own function.
The project is simple, I prepare the equipment, get in the car and leave. During the journey I meet many more workers than I listed on my notebook.
I decide to stop and ask each worker to pose for a portrait as a testimony of the lockdown situation. No one refused, everyone in their own way seemed proud to be caring of the community, despite the risk of being infected.
Massimo Colombo
traslation @arcipelago-19
Lecco, nord della Lombardia, una delle regioni più colpite dai contagi di covid-19. Seconda settimana di aprile, tutti i cittadini Italiani sono in confinamento tranne quelli che devono garantire i servizi essenziali come divulgato attraverso i dpcm del governo.
La mia attività rientra nei servizi essenziali e grazie alla lettera dell’editore posso circolare e lavorare.
Sui media tradizionali e sui canali social osservo scorrere sullo schermo del pc molte immagini: piazze e strade deserte dei più importanti capoluoghi Italiani, medici e infermieri stremati dal lavoro in corsia, code di gente col carrello della spesa in attesa del proprio turno davanti ai supermercati, chiese vuote, mezzi pubblici senza passeggeri con l’autista barricato nel proprio abitacolo.
Voglio partecipare anch’io e portare una testimonianza usando la fotografia come mezzo. Penso all’autista di un autobus e a tutti i lavoratori
che malgrado il rischio sono fuori al lavoro.
Inizio a compilare una lista, parto da quelli più nascosti, operai, meccanici e agricoltori, qualche contatto ce l’ho, completo la lista e decido di usare
il ritratto nell'ambiente di lavoro come filo conduttore, così che ogni lavoratore ritratto sarà testimonianza della propria funzione.
Il progetto è semplice, preparo l’attrezzatura, salgo in auto e parto seguendo la lista, ma durante il tragitto mi accorgo di altre persone che
svolgono lavori altrettanto importanti, sotto gli occhi di tutti e la lista si allunga.
Non seguo più l'ordine preparato, decido di fermarmi e di chiedere ad ogni lavoratore di posare per un ritratto come testimonianza della
situazione di lockdown. Nessuno si è rifiutato, ognuno a modo suo è sembrato orgoglioso di essere a disposizione della comunità, malgrado il
rischio del contagio.
Massimo Colombo
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