Taranto, Città Vecchia. 13.02.2018
Fino ai primi decenni del 1900 a mezzanotte in punto iniziava "A Forore". Al ritmo lento dei lugubri rintocchi delle campane, dalla chiesa di San Domenico la processione della croce penitenziale percorreva i vicoli della centro storico, dall"arcivescovado usciva in processione il Capitolo Metropolitano.
Il termine "foròre" deriva dal fatto che il suono della campana del campanile normanno avviene allo scoccare della mezzanotte, dunque "fuori orario", in modo da porre fine alle baldorie del Carnevale e richiamare l'intera città al silenzio penitenziale.
Da tre anni i confratelli dell'Addolorata, rigorosamente in abito di rito, hanno ridato vita con particolare devozione a questo intenso momento di preghiera, alla fioca luce delle fiaccole, per richiamare l'attenzione ai giorni che arrivano e che sono tutti volti alla Passione di Cristo ma soprattutto alla Sua Resurrezione. Si entra così ufficialmente in Quaresima.
Nessun Trono, nessuna statua o reliquia, nessun altro simbolo se non quello della Croce, il simbolo cristiano per eccellenza, viene esposto durante la processione a guidare i fedeli tra i vicoli della città vecchia di Taranto.
© Pierfrancesco Lafratta