Si chiamano Tinky Ladies, sono circa 50 donne di ogni età , amanti del ciclismo e capeggiate da una signora trevigiana simpatica e sorridente che porta un cognome che racconta di ciclismo e tradizioni italiane: Carla Pinarello.
Sono parte delle 998 partenti di sesso femminile alla Maratona Dles Dolomites 2017, poco più del 10% del totale dei partenti (9.305) distribuite quasi equamente tra le tre categorie di percorso: la 55, la 106 e la 138km.
Partono nella prima e nella seconda griglia, e hanno una madrina di eccezione, la bellissima campionessa di biathlon Dorothea Wierer, altoatesina di Brunico.
Sono vestite di Rosa ovviamente, e di nero, che non poteva mancare perché il nome Pinarello è legato alla famosa maglia di Giovanni "Nani" Pinarello, padre di Carla e Fausto, scomparso nel 2014 a 92 anni; indimenticabile "ultimo" del giro d'Italia del 1951, appunto "maglia nera".
Pinarello oggi rappresenta l'eccellenza italiana del ciclismo: fornitore ufficiale della squadra professionistica Sky, con il loro brevetto di bici con il triangolo posteriore asimmetrico, studiato nella galleria del vento Jaguar.
Lo scenario dove incontro diciannove delle cinquanta Tinky Ladies è quello unico di Corvara, alla vigilia della gran-fondo più bella e famosa d'Italia: la Maratona delle Dolomiti, alla sua trentunesima edizione. Quale migliore occasione per fare un servizio al femminile nell'edizione di quest'anno, la trentunesima, intitolata "amur", amore appunto, in ladino.
Ogni edizione della maratona ha un titolo nella lingua di queste valli, così voluta dalla passione di Michil Costa, l'eclettico personaggio, proprietario dell'hotel Perla, che dal 1987 è l'animatore di questo splendido evento, che ogni anno apre con una massacrante pedalata sul suo "biciclo" ottocentesco.
Giusto il tempo di scambiare due parole con la leader del gruppo, Carla, il tempo di darsi subito del tu, che è tradizione sia per i veneti che per i toscani, specialmente quando a unire è proprio la passione per le due ruote, quelle a pedali.
Nascono nell'estate del 2008 e il prossimo anno festeggiano 10 anni.
Sono tutte appassionate, tutte sorridenti e festose come solo le donne sanno essere. Nessuna di loro ha velleità di vittoria o di competizione.
Loro sono le Tinky rosa e nere, si snodano nel serpentone dei circa 9000 partenti alla Maratona, affrontano salite e discese con il sorriso sulle labbra: belle, toniche ed eleganti.
Qualcuna affronta in maniera goliardica il percorso "classico", come ama chiamarlo il patron della manifestazione "Michil Costa", 55 chilometri intorno al gruppo del Sella. Qualcun'altra, più giovane e atletica si spinge sul medio"¦ 106 chilometri tra i passi più belli delle dolomiti, fino al Giau e al Valparola.
Giusto il tempo di incrociarle seduto dietro ad una motostaffetta sui tornanti del Campolongo, del Pordoi, del Sella e del Gardena, 1000 metri di dislivello per cogliere tanti dei loro sorrisi, della fatica e della passione che rappresentano il loro "amur" per il ciclismo.